Zero
Gaia
“Quando la grossa, rossa, spessa, miccia raggiungerà la natura fluida del nucleo, rimarrà poco tempo per pensare….pochissimo tempo”.
E’ l’incipit di “Zero”, un romanzo di fanta-politica, scritto magistralmente da un genio dell’impossibile, da un matematico dell’assurdo, da un architetto della parola: il mago di Oz.
La lattina Molotov
Stefano
Che cosa ha portato il dottor Samuelson, noto tecnico di una multinazionale delle bevande in lattina, a presentarsi nudo per le vie di Mahattan, ostacolando il traffico?
Chi sta cercando di rubare la formula della nuova bibita a base di psicofarmaci e lampone che rivoluzionerà il mercato delle bevande frizzanti?
Un appassionante thriller, ricco di intrighi e catastrofi, che nel suo crudo realismo vi farà seriamente preoccupare del futuro di un pianeta, il nostro, che pare messo male.
Scoppiasse il mondo
Mauro Bracali
Per un po’ di tempo credemmo che il mondo fosse nostro, dei giovani.
Terre e genti da liberare dai vari gioghi, anche con la violenza se necessario. Sognavamo che potessero esserci benessere e gioie per noi e per tutti. E libertà di vivere, amare, vestirci come ci pareva. Lavorando e studiando come creatività ci avesse ispirato, ascoltando quelle musiche nuove che ci mettevano i brividi. Bevendo e, molti, fumando di tutto. E altri, troppi, perfino bucandosi o sniffando. Fu così, tra l’altro, che ci facemmo fregare.
E le bombe che pure scoppiarono,furono solo disperate o vigliacche.
Nessuno viene liberato, anzi….
L’ultimo trovatore
Erica Gagliardi
In un mondo di odio e guerre, l’unico artista rimasto è un trovatore; la casta al potere teme la sua arte, che potrebbe riportare gli uomini alla felicità e liberarli dalla paura, necessaria invece per governare. La casta allora decide di eliminarlo: uno dei suoi membri si uccide e la colpa viene fatta ricadere sul trovatore. La casta impone alla sua donna di processarlo e condannarlo, pena la vita. Quando il poeta scopre che lei ha l’intenzione di condannarlo per salvarsi la vita, disgustato dal genere umano, si suicida prima che il processo abbia inizio, lasciando il mondo al suo destino.
Il trovatore è l’emblema della fine che l’arte sta facendo nel nostro mondo: sta a noi tentare di salvarla e non costringerla a suicidarsi.
Cento giorni a Lusaka
Bencini Simonetta
Il giornalista Ennio Ducari si trova in Africa in occasione del recente viaggio di Papa Ratzinger.
La posizione del Santo Padre sui temi della sessualità sono il pretesto di questo libro. Denuncia che mette in discussione alcune case farmaceutiche che sconsigliano l’uso del preservativo agli africani per meglio verificare gli effetti di alcuni farmaci anti-virus HIV, in fase di sperimentazione.
Uno spaventoso retroscena sulla speculazione dell’imprenditoria farmaceutica che si mimetizza tra le organizzazioni umanitarie per i loro intrallazzi al limite della legalità e un giornalista ambizioso che ha fame di verità.