Fiera Internazionale del Libro, Torino 8 - 12 maggio 2008
CI SALVERÀ LA BELLEZZA
La bellezza salverà il mondo? La domanda che si pone il personaggio dell’Idiota di Dostoevskij implica una sfida: misurarsi con la Bellezza significa avviare dentro di noi una metamorfosi spirituale, il tentativo di raggiungere una sfera superiore di conoscenza e di autoformazione. Che cosa risponde oggi ai canoni della Bellezza, in letteratura come nelle arti, nella musica, nelle scienze? Che cosa si richiede a un’opera? Dove passano i confini del bello e del brutto? Come sono cambiati nei secoli i criteri estetici, e quali sono i loro rapporti con l’etica?
Mostra fotografica di Poesia dorsale
Di Silvano Belloni, a cura di Chiara Corio
Poesie di Antonella Ottolina
La bellezza salverà il mondo?
Nel labirinto dell’intelligenza la verità non serve a niente
Soffermarsi sulla bellezza casuale di una pigna di libri. Provare a dare continuità a una
sequenza di titoli per creare frasi e pensieri compiuti. Magari, qualcosa di più. Poesie.
O meglio, per scongiurare turbamenti ai poeti veri: poesie dorsali, a cui si dedicano da
qualche mese il fotografo Silvano Belloni e la giornalista Antonella Ottolina.
Un esempio?
“Il bacio/ uno come tanti/ autentico assassinio/ d’amore e di poesia“ è una poesia
dorsale che vede complici e vittime quattro libri: Il bacio (Alain Montadon, Baldini
Castoldi Dalai), Uno come tanti (Roberto Casadio, Perdisa editore), Autentico assassinio
(Maurizio Pettini, Nottetempo) e D’amore e di poesia (E.B. Elizabeth Barrett, Robert
Browning, Archinto).
È una specie di metalinguaggio poetico costruito sulla fisicità del libro, che va inseguito,
scovato, stanato dall’angolo dove è rimasto a impolverarsi per anni. Ed è, con lo still life
fotografico, un omaggio visivo alla sua veste. Alla sua esteriorità. Alla sua apparenza.
Una poesia dorsale può essere composta da 3 titoli, 12 o 78 (è l’attuale record...). E
può anche tentare di superare il semplice senso compiuto per mettersi alla prova con
un filo conduttore.
Come ospiti alla Fiera Internazionale del Libro di Torino con una mostra di 20 fotografie
curata dalla photo editor Chiara Corio, le poesie dorsali non potevano che seguire il
tema dell’edizione 2008: “La bellezza salverà il mondo?”.
Certo: misurarsi con una frase di Dostoevskij così celebre (ma allo stesso tempo tanto
complessa) da aver attraversato secoli di letteratura, ha richiesto ricerche, attenzioni,
e, soprattutto, grandi dosi di faccia tosta e autoironia. Ma si è confidato sul fatto
che alla poesia dorsale non sono mai mancate né l’una né l’altra (già il suo nome di
battesimo dice molto). E alla fine le composizioni hanno preso forma. Belle? Non
tocca a noi dirlo. Forse, speriamo, piaceranno a qualcuno. Di sicuro, hanno coraggio da
vendere...