Roma
14/02-21/03
Roma
14/02-21/03
DAL ROSSO AL ROSA, GIOCHI DI POESIA
la Biblioteca Nazionale centrale di Roma
festeggia l’amore, la donna, la poesia
con una mostra di Poesia Dorsale
Dal 14 febbraio al 21 marzo, presso la Biblioteca Nazionale centrale di Roma di Viale Castro Pretorio 105, un’esposizione di 30 Poesie Dorsali fa da sfondo a un percorso ideale che parte da San Valentino - giorno d’inaugurazione - passa per la Festa della Donna, l’8 marzo, e si conclude il 21 dello stesso mese, data in cui l’italia e tutti gli stati membri dell’Unesco celebrano la Giornata mondiale della Poesia.
La Biblioteca Nazionale centrale di Roma è stata fondata nel 1876, quando la capitale del regno d’Italia si propose come espressione della cultura nazionale scegliendo la propria sede presso il Collegio Romano, antico e monumentale edificio che aveva già ospitato la Bibliotheca Major dei Gesuiti.
Dopo un secolo, il 31 gennaio 1975, si è spostata nell’area archeologica del Castrum Praetorium, dove, nel 2001, ha raggiunto la sua architettura attuale dopo un vasto progetto di ristrutturazione, riqualificazione e razionalizzazione di spazi e servizi.
Il risultato è una superficie di 50.000 mq, di cui circa 15.000 destinati al pubblico, al servizio di letteratura, saggistica, collezioni, manoscritti, seminari, mostre e tutto ciò che ruota intorno al mondo del libro. www.bncrm.librari.beniculturali.it
La Poesia Dorsale è un'idea visiva, intuizione del fotografo Silvano Belloni poi realizzata dalla giornalista Antonella Ottolina, che consiste nel sovrapporre i titoli dei libri (i dorsi, appunto) fino a dar vita a brevi componimenti in versi. La poesia che parla il linguaggio dell’immagine, quindi, in un’assoluta democrazia letteraria che prescinde dal valore e dalla notorietà del titolo (… in questo senso, per quelli dimenticati, è un po’ come avere una seconda vita). Ma soprattutto un’irresistibile tentazione ludica per chi ama la lettura e si circonda di libri. www.poesiadorsale.it
La Poesia Dorsale ha “debuttato” nel settembre 2007 a “Parole nel tempo”, Mostra dei piccoli editori di Belgioioso (Pavia).
Nel maggio 2008 ha partecipato alla Fiera Internazionale del Libro di Torino con una mostra di 20 poesie sul tema della bellezza, curata (come la precedente) dalla photoeditor Chiara Corio e raccolta nel libro “La bellezza salverà il mondo? Nei labirinti dell’intelligenza la verità non serve a niente”, edito da Archivi del Novecento.
Nell’ottobre dello stesso anno è stata a Urbino con una nuova mostra dedicata a “Parole in gioco”, festival organizzato da Stefano Bartezzaghi e Maria Perosino che ogni anno attira nella città patrimonio dell’Unesco gli appassionati dei giochi di parole.
Ora la Poesia dorsale è stata invitata dalla Biblioteca Nazionale di Roma ad accogliere i visitatori, lungo il corridoio che si apre sui suoi spazi di consultazione e lettura, con una mostra di 30 tavole realizzate da Silvano Belloni e Antonella Ottolina.
Dal rosso al rosa, giochi di poesia
Il rosso apre la rassegna, il 14 febbraio, con 14 Poesie Dorsali; in occasione di San Valentino, infatti, brevi liriche, pensieri o haiku non potevano che rivolgersi all’universo dell’amore in ogni sua declinazione: esclusivo, totale, ferito, immaginifico, erotico, romantico.
Il rosa, con 11 poesie dorsali. è dedicato alla donna; la mostra tocca infatti una delle date più importanti in tutto il mondo, l’8 marzo, festa che rinnova ogni anno il suo pieno significato negli ambiti e nei paesi dove la parità è ancora un miraggio.
L’azzurro, rappresentato da 5 poesie dorsali, è il colore della poesia, che il 21 marzo viene celebrata dall’Italia e da tutti gli Stati membri dell’Unesco.
Perché l’azzurro? Perché il blu è il colore del pensiero occidentale. e della sua lirica: il “fiore azzurro” di Novalis, i nuovi cieli delle elegie duinesi di Rilke, l’ «azzurra dissonanza» di Georg Trakl ed Else Lasker-Schüler, il bleu mourant di Gottfried Benn... e l’azzurro turchino di Mario Luzi, che «sa di fresco e di lavato e vien fuori soprattutto dopo la burrasca. Una tonalità che appartiene non tanto, forse, alla radiosità del mattino quanto alla profondità. lo spazio profondo ha questo colore, che poi diventa anche quello del tempo»
(citazioni tratte da: Blu e poesia, di Amelia Valtolina, Bruno Mondadori ; Il colore della poesia, di Mario Luzi e Doriano Fasoli, Edizioni Associate).
Per chiudere in bellezza, il 21 marzo la Biblioteca Nazionale metterà a disposizione i volumi della nuova Sala Macchia per un laboratorio di Poesia dorsale aperto a tutti coloro che si prenoteranno nei giorni precedenti.
Ogni poesia dorsale realizzata in quest’occasione verrà fotografata e consegnata al suo autore.
i laboratori