Le mosche bianche
Edyalb
Peppino è uno “spacciatore di parole”, uno che non la finisce mai di parlare, che ferma la gente per strada perché ha qualcosa da dire. Considerato da tutti uno sfaccendato, Peppino vive ai margini di una grande città.
Un giorno, mentre cerca di “comunicare” con un irritantissimo rappresentante, è soccorso da Luca, un giovane non molto brillante.
Parlando con Peppino, Luca si accorge che l’uomo non è certo quel che tutti credono e da quel giorno inizia a prestare attenzione mentre Peppino parla con chiunque capiti. Nascerà un rapporto di reciproco sostegno tra un ex prof. di filosofia e un ragazzo bisognoso di trovare la propria strada, quella della vita.
Talvolta, trovare due persone che riescono veramente a comunicare, a far passare qualcosa di profondo a qualcun altro, significa stare in presenza di “due mosche bianche”.
Le parole che ho raccolto di te
Sabrina Sacripanti
Interminabili dialoghi che offuscavano la mente. Un lungo viaggio di parole sulle proprie radici, la felicità, la tristezza, l’amarezza del vivere e parole vibranti di musica, vissute in prima persona.
Incontri indimenticabili di vita vissuta con note romantiche e drammatiche, ma spesso anche ironiche e divertite.
Spesso dalla mente disturbata ma piena di estro e vivacità escono fuori un vivere intenso comunque ricolmo di malinconia e incontri bizzarri.
Un viaggio tortuoso sempre alla ricerca di un proprio io interiore che si confronta e scontra con il quotidiano.
Mi rifiuto disse il netturbino
Nicola Marzini
Cronache delle disastrose conseguenze di uno sciopero degli operatori ecologici in una città di provincia nel dì di festa.
L’oro in bocca
Antonio
Sempre più persone si avvicinano alla spiritualità. Dai monaci di clausura ai ritiri spirituali, il richiamo al silenzio invita all’introspezione, alla ricerca del sé, al distacco infine alla saggezza.
L’autore, dopo 15 anni di silenzio, comunica col mondo attraverso questo imponente saggio.
Lo spargitore di dubbi
Mauro Bracali
Qualcuno sempre ci sarà, dietro, a tentare di cancellare i ricordi, la cultura, la storia. Qualcuno addirittura delle istituzioni: di quelle presenti o delle sedicenti nuove rigurgitate dal passato. In nome dell’ordine, delle varie patrie, famiglie e religioni. E vorrà che le nostre menti, e più ancora quelle dei nostri figli, siano solo passivamente ricettive di “consigli per gli acquisti”, sia di merci che di governanti (fintanto gli farà comodo che consumiamo e ci illudiamo di giocare alla democrazia).
Ma qualcun altro pure ci sarà, davanti, che continuerà a spargere sapere e verità, ma soprattutto dubbi.
Non ne abbiate timore, almeno voi che forse avrete un futuro.
Le idee degli altri
Franca Cavallini
Manualetto pratico e veloce per imparare a raccogliere le idee e le parole che le persone lasciano dietro di sé, e riuscire a trasformarle in ottimi spunti di vita vissuta (riuscendo però anche a differenziare gli scarti) e dirottarli verso i nostri più vicini interlocutori facendogli credere che siano nostri.
Pollicino e lo spazzino
Michele ha 22 anni, li ha compiuti ieri povero Cristo: Studia lettere moderne qua a Roma, vuole fare lo scrittore, ma non sa nemmeno se finirà gli studi, suo padre ha perso il lavoro: “che ce vo’ fa’ – gli ha detto – è la crisi”. Lui però non si è dato per vinto, ora lavora, fa l’operaio, è dura ma pagano bene.
Oggi hanno licenziato Michele, ieri era il suo compleanno, ma non se l’è presa, è andato alla redazione di un giornale e ha fatto domanda, gli hanno affidato un trafiletto!
Sai, Michele è giovane, brillante, pieno d’idee, non vuole scrivere dei ragazzi come lui, scoraggiati e delusi; lui vuole dare voce al suo cuore, vuole aprirsi un varco in tutta questa miseria. Michele ha scritto una poesie d’amore, oggi l’ha portata in redazione, il capo nemmeno l’ha letta, ha detto che se vuole fare poesia deve andare dove ci sono i soldi, perché lì hanno tempo da perdere con stronzate del genere.
Michele oggi mentre usciva, ha visto uno spazzino che buttava via la sua poesia, così lui l’ha seguita (…… ……?)
(…… ……?)
Esterina e altri inconsapevoli eroi
Sara Marzullo
Cos’è un poeta? E’ un ladro di segreti, di attimi di vita altrui.
E’ raccoglitore di quello che banalmente gettiamo, svendiamo, è raccoglitore di quelle che inconsapevolmente diventano “…….? Nel fango ”E’ l’acuto osservatore di esistenze che non gli appartengono che per un momento, soltanto uno, s’incrociano con la sua (………………..?)
Chi sono i protagonisti di questi gesti resi immortali, resi arte?
Qual e il loro passato? Che ne è stato di loro?
Nove racconti, come nove sono le muse, che immaginano le storie di nove protagonisti di celebri poesie: così s’inventa la giovinezza della (……….?) Esterina, l’incanto della passante di Baudelaire fino a tentare di scoprire
(……. ………… ………. ……………..?)
Per favore, non gettarmi
Gloria Mugelli
La mia è una storia da cesto della carta straccia, da scrivere su un foglio e accartocciare, da non salvare quando spegni il computer. Perché è una storia inconcludente, di promettenti inizi e finali mancati, di parole inopportune e ragionamenti incomprensibili.
E’ la mia storia ed è piccola e banale e insensata e insignificante e adesso che l’ho scritta già non penso ad altro che a disfarmene. Ma spero che, prima o poi, qualcuno la (….?)
Note nella nebbia
Simonetta Bencini
Padre e figlio, un rapporto complicato, fatto di sconti, ritorsioni e sentimenti contrastanti. Pietro, un po’ scapestrato, insegue le sue aspirazioni di musicista e si allontana dal padre, che nutre verso di lui un amore incondizionato. Aurelio pur di stargli vicino vende la sua bottega e si stabilisce nella nebbiosa Milano ma incontra varie difficoltà di adattamento. Non abituato al traffico e ai ritmi della metropoli, Aurelio resta vittima di uno spaventoso incidente. Pietro lo apprende mentre è in sala incisioni con un importante discografico ma lascia tutto e corre al suo capezzale. Durante la lunga degenza in ospedale riscopre l’antica amicizia soffocata dall’orgoglio e dal senso di ribellione e gli sta accanto fino alla morte. Un romanzo commovente che va ben oltre il tema del divario generazionale.